Turismo
Il comune di Castiglione è suddiviso in due parti: il borgo nuovo, che è maggiormente caratterizzato dal turismo estivo: ricco di attività commerciali, è il luogo dello 'struscio', dove camminando avanti e indietro lungo il corso principale si ammirano le vetrine e si chiacchiera con gli amici.
La città vecchia è quella circondata dalla mura medievali, in pietra: entrando attraverso la Porta Urbica si osservano subito le stradine tortuose dal caratteristico aspetto medievale, che portano fino al promontorio dove sorge il Castello.
Il Castello risale al X secolo il primo nucleo costituito da una torre di avvistamento, fatta costruire dai Pisani.
Successivamente vennero aggiunte altre due torri e durante il Rinascimento furono erette le mura (ad est) e l'edificio di collegamento (ad ovest, di fronte al mare).
Vediamo ora i luoghi di maggiore interessa turistico.
Punta Ala: si tratta della località turistica più famosa nel comune di Castiglione.
Originariamente era chiamata Punta Troia, in riferimento ad una leggenda su un cinghiale femmina: si racconta infatti che questo animale ed i suoi cuccioli, inseguiti dai cacciatori, fossero finiti in mare cercando una via di scampo e fossero annegati miseramente.
Un primo documento che cita l''Isola di Troia' risale al XVI secolo: l'area davanti al promontorio omonimo, compresi gli scogli che venivano chiamati 'I Porcellini' vennero donati alla moglie di Cosimo I, che era a capo dello Stato dei Presidi (ex Repubblica di Siena).
Pochi anni dopo alla proprietà si unì anche il promontorio, sul quale furono costruite due torri: Hidalgo e Troia nuova.
Isolotto e promontorio vennero acquistate nel 1896 dal politico e militare Italo Balbo ed partire dal Novecento il primo venne chiamato 'lo Sparviero' mentre Punta Troia divenne Punta Ala.
Punta Ala è divenuta nei decenni una meta rinomata, apprezzata più dal turismo d'elite e meno da quello di massa.
Le spiagge sabbiose si alternano agli scogli e numerose calette circondate dall'acqua cristallina sono particolarmente invitanti per chi ama nuotare in mezzo alla natura selvaggia.
Diaccia Botrona: è una riserva naturale che si sviluppa tra Castiglione e Grosseto, per ben 120 km2.
Si tratta di un territorio palustre che occupa l'area che un tempo ospitava il Lago Prile o Preglio, che è stato bonificato dalla famiglia dei Lorena nel Settecento.
Le zone acquitrinose presentano specchi d'acqua della profondità di 30 ? 40 cm; attraverso un sistema di canali, esse giungono al mare: si tratta dunque di un ambiente salmastro.
La fauna è caratterizzata da canneti, giunchi, salicornie e limonio: sono piante alofile cioè che si sono adattate ad un terreno salino (o alcalino).
Tra gli uccelli che popolano la zona vi sono il Tarabuso, i fenicotteri, le anatre, le oche selvatiche; non mancano aironi, gru, cavalieri d'Italia, cannaiole, cannareccioni, allodole e usignoli di fiume.
Presso la Diaccia si trova la Casa Rossa Ximenes: si tratta di un edificio fatto costruire nel 1765 da Leonardo Ximenes, ingegnere della famiglia Lorena incaricato delle operazioni di bonifica.
Il complesso è chiamato anche Fabbrichella delle Cateratte, poiché al suo interno si trovavano i meccanismi per separare l'acqua salata da quella dolce, che secondo le credenze dell'epoca, mescolandosi potevano causare la malaria provocando i miasmi cioè esalando odori malsani.
Attualmente l'edificio ospita un museo, Centro Multimediale di Documentazione del Padule.
Tra gli eventi che si svolgono a Castiglione, ricordiamo il Palio Marinaro.
Si svolge tra il 15 e il 16 di agosto e consiste in una serie di eventi: una sfilata di pescherecci lungo il fiume Bruna, una gara di remi sui gozzi (imbarcazioni tipiche) tra i cinque rioni del borgo, la festa del Mare e la benedizione delle acque.
Per l'occasione la cittadina viene addobbata con migliaia di bandierine, di cinque tipi diversi rappresentanti i cinque rioni.
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